L'Emotional Design
rappresenta l'innovativo connubio tra
estetica e funzionalità, rivoluzionando la progettazione per coinvolgere emotivamente gli utenti. In questo contesto, emerge l'importanza di un approccio che va oltre l'aspetto visivo, creando vissuti che lasciano un'impronta emotiva duratura.
In questo testo affronteremo i seguenti temi:
L'"Emotional design" è un approccio al design che si concentra sull'evocare emozioni e connessioni emotive tra il prodotto e l'utente. Questa metodologia non si limita solo all'aspetto estetico di un oggetto, ma cerca di realizzare un'esperienza che susciti sentimenti positivi o desiderabili.
Le emozioni umane, semplificando, sono risposte complesse a stimoli provenienti da fonti sia interne che esterne,
plasmando la nostra percezione, atteggiamento e comportamento. L'approccio attinge da questi aspetti, e la sua applicazione può notevolmente influenzare il successo di un prodotto e le entrate di un'azienda.
La teoria dell'Emotional Design è stata sviluppata dallo psicologo cognitivo
Donald Norman, co-fondatore del Nielsen Norman Group. Nel suo rinomato libro
"Emotional Design: Why We Love (or Hate) Everyday Things" Norman sostiene che il
design di un prodotto abbia un impatto diretto sulle emozioni dell'utente e sulla sua percezione e interazione con il prodotto.
Per migliorare un prodotto attraverso l’approccio emotivo, è importante assicurarsi prima che
soddisfi le esigenze di base degli utenti. Anche se uno stile attraente può catturare l'attenzione, la funzionalità è essenziale per mantenere l'interesse dell'utente. La gerarchia dei bisogni di Maslow aiuta a capire che, prima di concentrarsi sul lato emotivo, è necessario garantire che il prodotto sia
utile, facile da usare e affidabile. Solo quando questi aspetti sono risolti, si può pensare a rendere l'esperienza piacevole per gli utenti.
Per un pensiero logicamente orientato e completamente razionale, gli oggetti dovrebbero servire principalmente a uno scopo funzionale. Secondo il punto di vista di Don Norman, e noi condividiamo questa prospettiva, questo approccio è insufficiente. Riteniamo che gli oggetti debbano suscitare stimoli attraverso un'esperienza di design che non sia soltanto utile, ma anche coinvolgente e appagante per l'animo.
Norman distingue
3 livelli
ognuno dei quali rappresenta un aspetto specifico dell'esperienza emotiva dell'utente:
Questi insieme formano un quadro completo del vissuto emotivo dell'utente, dall'immediato e viscerale al più profondo e riflessivo. L'obiettivo è realizzare prodotti che non solo siano funzionali, ma che anche
suscitino una risposta positiva negli utenti a tutti e tre i livelli.
Un esempio di grande successo che sfrutta l’Emotional design in vari modi è
Spotify. A livello viscerale, il format minimale e accattivante crea una prima impressione positiva. A livello comportamentale, l'app
personalizza le playlist con i dati di ascolto degli utenti, rendendo l'esperienza musicale più piacevole. Nel livello riflessivo, la funzione "Wrapped" alla fine dell'anno permette agli utenti di riflettere sulle loro abitudini musicali e condividere i risultati, creando una connessione emotiva diretta. In sostanza, Spotify ha compreso il legame emotivo degli utenti con la musica e ha integrato elementi emozionali nel design per rendere il viaggio complessivo più appagante e coinvolgente.
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