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L'arte sui social: influencer marketing per la cultura

“Blog ma non troppo…” puntata n°24.


I social media sono uno strumento fondamentale per chi vuole rimanere in contatto con il mondo esterno, ma lo sono anche per coloro che vogliono fare marketing. L’arte, in particolar modo, è uno di quei settori che più potrebbe trarre vantaggio dall’utilizzo del web, ma non sempre chi opera in questo settore sa come poter trovare la propria nicchia e coinvolgerla. Ecco perché ad intervenire sono gli influencer che, come per le più classiche collab, anche per quelle che coinvolgono l’arte o la storia, anche in questo caso sfruttano la propria visibilità per promuovere sui social la cultura. 


Oggi cercheremo quindi di capire come funziona questo modo e come una strategia di Content Marketing può tornare utile. Gli argomenti saranno:

  • Inflencer marketing: cos’è e come funziona
  • Il caso della Galleria degli Uffizi 
  • Gli art influencers


Influencer marketing: cos’è e come funziona

Nel corso degli anni, il mondo della comunicazione e del marketing è stato rivoluzionato dai social network, ponendo al centro nuove figure protagoniste di questo cambiamento: gli influencer. Questi ultimi sono infatti persone popolari capaci di influenzare i gusti e le decisioni di un più ampio o ristretto pubblico, corrispondente alla loro community. Il successo di un influencer dipende dalla sua capacità di instaurare un legame autentico e di fiducia con i followers, grazie ad una comunicazione trasparente e alla creazione di contenuti di qualità. 


L’influencer marketing è la strategia che sfrutta l’influenza di queste persone per promuovere prodotti o servizi al pubblico in modo efficace, superando le forme di pubblicità tradizionali e raggiungendo con precisione il target di riferimento. La capacità dell’influencer di agire sul comportamento di acquisto degli utenti e sulla percezione del brand, generando coinvolgimento, è il fattore chiave per il successo di una strategia di influencer marketing. L’elemento di connessione è la persona, che diventa leader di opinione e generatrice di mode, attraverso la condivisione di un messaggio e di un contenuto.


Ma in che modo entrano in contatto content marketing e arte? Il motivo è che quest’ultima ha bisogno di promuoversi per raggiungere più persone possibili, comprendendo i cambiamenti della società e restando al passo con questi. Cultura e arte hanno bisogno di farsi notare soprattutto dalle nuove generazioni, di mostrarsi ad esse accorciando la distanza che comunemente le divide. La  comunicazione ha un ruolo cruciale in questo processo e per far sì che essa sia efficace, musei e istituzioni si appoggiano a Quality Content Agency specializzate nella creazione di contenuti di qualità. Queste agenzie, collaborando con il cliente, sviluppano strategie efficaci e mirate per raggiungere gli obiettivi prefissati.


Il content marketing è quindi un mezzo necessario per la diffusione dell’arte e della cultura verso un target più giovane ed incline a seguire l’esempio degli influencers, rendendo questo mondo più accessibile e rilevante per un pubblico sempre più ampio e preservando tale ricchezza.


Il caso della Galleria degli Uffizi 

Partendo da un obiettivo importante, come quello della conservazione e trasmissione del patrimonio artistico e culturale alle generazioni future, i musei iniziano a sfruttare saggiamente la pratica dell’influencer marketing. Instagram assume un ruolo preponderante nel contesto del content marketing per l’arte e la cultura. Grazie alla sua ampia base di utenti e alla sua spiccata componente visuale, questo social è una piattaforma ideale per creare e diffondere contenuti artistici esteticamente attrattivi.

 

A tal proposito, è emblematico il caso degli Uffizi. La Galleria degli Uffizi è un museo di fama internazionale tra i più conosciuti e acclamati d’Italia, situato a Firenze, città d’arte che attrae costantemente tantissimi turisti da ogni parte del mondo. Nonostante la sua notorietà e importanza, il Museo, come la maggior parte delle istituzioni culturali, ha attraversato un periodo critico durante la pandemia, registrando una perdita elevata di visitatori. Come è riuscito a superare questo momento? Ha preso atto della situazione e ha deciso di differenziarsi adottando una strategia di marketing davvero efficace, tornando ad essere il museo più visitato d’Italia e aiutando la ripresa del turismo a Firenze. La vera novità di questa strategia è stata quella di puntare e conquistare una nuova fascia di pubblico, riuscendo a raggiungere la generazione Z.


Nell’estate 2020, Chiara Ferragni è stata così la protagonista di un servizio fotografico per una collaborazione tra la Galleria degli Uffizi e Vogue Hong Kong. Pubblicando le foto sui suoi social, la Ferragni ha invitato i suoi followers a visitare il Museo per poter godere di tale meraviglia. Il pubblico ha risposto positivamente all’invito dell’influencer e nel 2020 per la prima volta i visitatori al di sotto dei 25 anni hanno rappresentato 1/3 dei visitatori totali. Questo è quindi un caso emblematico in cui content marketing e arte si sono uniti creando qualcosa di incredibile e realizzando, attraverso un’influencer della portata di Chiara, una comunicazione accessibile e coinvolgente capace di incoraggiare la partecipazione attiva dei più giovani e favorendo così la valorizzazione e la cosiddetta ‘democratizzazione’ dell’arte.


Gli Uffizi, ispirati da questa esperienza positiva, hanno continuato a collaborare con influencers e creators, come per esempio Martina Socrate su
Tik Tok. Questa apertura verso nuove possibilità di promozione ha permesso loro di diffondere valori fondamentali alle nuove generazioni, rendendo l’arte stimolante attraverso la creazione di contenuti di qualità, spesso in chiave ironica


Gli art influencers

Nel mondo dell’arte sta crescendo un nuovo fenomeno, quello degli art influencers. I social network sono un mezzo di comunicazione su ogni livello e permettono non solo di condividere la propria arte, quanto di sensibilizzare diffondendo conoscenza e cultura. Questo trend, già avviato, permette di portare l’arte al di fuori delle mura di un museo e dei contesti tradizionali, avvicinandola quindi ad un pubblico nuovo, più ampio e diversificato.


In questo campo sono preponderanti i
micro influencers, ovvero coloro che condividono, in questo caso la bellezza e la conoscenza, con una piccola e mirata nicchia di followers. Postare e condividere su Instagram contenuti e immagini di opere d’arte è un nuovo modo di relazionarsi ad essa ed è oggi estremamente coinvolgente. Content marketing e arte si fondono in una missione tanto importante quanto delicata: condividere i valori dell’arte e renderla accessibile ma mai banale. Molti giovani si stanno avvicinando a questa realtà, tra cui Roberto Celeste, un ragazzo nato nel 2001, che in pochissimo tempo è diventato il punto di riferimento per moltissimi giovani amanti dell’arte grazie alla creazione di contenuti accattivanti che includono video della durata di pochi secondi.


La presenza degli art influencers può contribuire a
rompere gli stereotipi di un’arte elitaria ed esclusiva, rendendola democratica e inclusiva e creando infinite possibilità grazie a narrazioni artistiche non convenzionali, avviando una vera e propria innovazione nel campo.


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Il Content Marketing è un mezzo fondamentale per diffondere l’arte. Zero Contenuti è una Quality Content Agency specializzata nella creazione di contenuti di qualità, in grado di creare  strategie efficaci per i suoi clienti grazie al suo metodo di lavoro e alla sua profonda conoscenza del settore. Abbiamo sede a Milano e Parigi, offriamo servizi di consulenza e gestione dei contenuti.


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